La scienza economica e giuridica intende per capacità fiscale quella di raccogliere risorse e di spenderle nell’interesse generale. Tale potere si esercita attraverso le entrate (che possono consistere in tasse o debito) e quello della spesa pubblica (indirizzata al finanziamento di beni pubblici, alla redistribuzione della ricchezza, alla stabilizzazione dell’economica in caso di shock economici).
L’intenso lavoro di Marco Buti, “Jean Monnet aveva ragione?” (editore Egea, 2023), individua nella capacità fiscale centrale europea, al di là del piano Next Generation-UE, un elemento chiave per conciliare gli obiettivi interni ed internazionali dell’Unione, per intraprendere politiche equilibrate e per garantire la fornitura di Beni Pubblici Europei. Tra questi, ad esempio, gli investimenti nell’energia dell’idrogeno, una rete europea di telecomunicazioni, una produzione congiunta di semiconduttori.
L’autore, già Direttore per gli Affari economici e finanziari della Commissione Europea, richiama la figura di Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’UE secondo il quale l’Europa si sarebbe costruita nelle crisi. In particolare, parlando di UE, sarà da soddisfare il suo test di compatibilità ovvero ottemperare con scelte coerenti sul piano economico, istituzionale e politico.
Il volume, tecnico quanto un manuale, aiuta a comprendere le strategie di politica economica della UE a partire dalla grande crisi finanziaria, sottolineando la necessità di aumentare il peso dell’Europa nella governance globale, contenendo le singole istanze a livello nazionale. È impreziosito dalla prefazione di Ignazio Visco e dalla postfazione di Mario Monti.
Circolare Spazio Aziende
La riforma fiscale all'esame del Governo prevede, in linea di principio, una riduzione delle imposte dirette in caso di investimento in azienda del reddito prodotto.
Tra le misure anche una maggiorazione della deducibilità di alcuni costi qualora si riferiscano, ad esempio, all'effettuazione di nuove assunzioni.
La circolare SEAC del mese di novembre commenta un primo provvedimento, per l'esercizio 2024, proprio riferito a tale fattispecie.
Autotassazione in acconto
Tra le scadenze di novembre, l’autotassazione in acconto per le imposte e per i contributi previdenziali degli autonomi. Per il corrente anno, i lavoratori autonomi persone fisiche titolari di partita Iva, che nel periodo 2022 hanno dichiarato ricavi/compensi non superiori a € 170.000, possono effettuare il versamento della seconda rata dell’acconto 2023 entro il 16/01/2024 (oppure in 5 rate mensili di pari importo, a decorrere dal 16/01/2024, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese).
Il differimento non si applica ai contributi INPS, la cui scadenza rimane al 30/11.
Il regime forfetario alla fattura elettronica
I contribuenti in regime forfetario che nell’anno 2021 non hanno raggiunto di 25.000 di compensi possono emettere fattura cartacea fino al 31/12/2023.
Dal 1 gennaio 2024 scatta per tutti l’obbligo della fattura elettronica.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il servizio gratuito di emissione e conservazione delle fatture, quest’ultima attraverso la stipula di preventiva convenzione.
Il 62% dell’Irpef pesa sul ceto medio
L’Italia è un paese dove i contribuenti che superano i 35mila euro di reddito (e sono circa il 14% del totale, ovvero 7,7 milioni di soggetti) si accollano il 62% di tutta l’Irpef; tra questi, solo 2,5 milioni di italiani hanno un reddito superiore a 50mila euro lordi all’anno.
Questa la sintesi del rapporto “Itinerari previdenziali Cida”, sulla base dei dati ricavati dai redditi 2021, uno studio che evidenzia con particolare enfasi gli squilibri nella distribuzione della tassazione.
La prima e scontata considerazione riguarda il fatto che, ancora una volta, le statistiche fiscali ricostruiscono, verosimilmente, una realtà solo parziale.
La tassa sugli extraprofitti delle banche - La revisione della normativa consente di evitare il pagamento del tributo se gli istituti di credito accantonano a riserva una somma pari a 2,5 volte la tassa imposta dal governo.
Il buon momento delle banche, confermato dalle recenti trimestrali degli istituti, induce a politiche di accantonamento che superano tali limiti.
La legge, conseguentemente, non solo non porterà il gettito previsto, ma nemmeno alcun rafforzamento della struttura patrimoniale delle banche che non sia stato deciso dal management prima e indipendentemente dalla legge.
Maggiori dettagli su lavoce.info.
Agevolazione prima casa - Dallo scorso 31/10/2023 hanno ripreso a decorrere tutti i termini della normativa sull’agevolazione “prima casa” che erano stati sospesi in conseguenza dell’epidemia da Covid-19, sospensione che durava dal 23 febbraio 2020. Tra questi il termine di 18 mesi (a decorrere dall'acquisto dell'immobile) entro il quale l'acquirente della "prima casa" deve trasferire la propria residenza nel Comune di ubicazione dell'immobile acquistato.
Bonus Industria 4.0 - Le imprese che hanno effettuato investimenti per acquisto di beni strumentali, spese per ricerca sviluppo e formazione, rientranti nel Piano di transizione 4.0, sono tenute a presentare al MISE, via PEC ed entro il 30/11/2023, apposita comunicazione sulle caratteristiche dell’investimento realizzato. La misura ha precipua finalità di monitoraggio.
Bonus edilizi - Le comunicazioni di opzione per la cessione del credito o lo sconto sul corrispettivo riferite a spese sostenute nel 2022 sono ancora possibili fino al 30/11/2023, avvalendosi della cd remissione in bonis, pagando la sanzione di euro 250,00 euro per ciascuna comunicazione tardiva.
Ascolti
La straordinaria combinazione di longevità artistica da una parte e di avanzata tecnologia dall’altra, permette un’uscita quasi contemporanea dei nuovi “dischi” di Beatles e Rolling Stones. I massimi livelli appartengono al passato, è chiaro, ma la suggestione è notevole.