L’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington ha recentemente diramato delle proiezioni interessanti per la longevità dei vari paesi nel 2050.
Tra i primi posti figurano i soliti noti: i paesi ricchi come la Svizzera e Singapore, seguiti da quelli asiatici, tra cui spiccano la Corea del Sud e il Giappone, veterano incontrastato della lunga vita.
Tuttavia, emerge un gruppo di nazioni geograficamente coese e meno prevedibili, tutte favorite per una vita più lunga: Spagna, Italia, Francia e Portogallo.
Tra le ragioni, certamente, le dieta mediterranea: pesce fresco, cereali integrali, frutta e verdura di stagione, e ovviamente l’immancabile olio d’oliva. Peccato che, a detta dei ricercatori, i mediterranei moderni siano tutt’altro che fedeli a questa rigida osservanza dietetica.
Altro elemento chiave è il movimento: gli spagnoli, per esempio, guidano l’Europa occidentale con quasi seimila passi al giorno. E Parigi, con il suo sogno di “città dei 15 minuti”, avrebbe molto da imparare dalla Spagna in termini di stile di vita pedonale.
E poi c’è la vita sociale; determinante. Le piazze del sud, vero cuore pulsante delle città, dove amici, familiari e colleghi si radunano per mangiare, bere e chiacchierare. La ricerca conferma che il contatto sociale è essenziale per il benessere fisico e psicologico.
Curioso però, i paesi dell’Europa meridionale non dominano la classifica della felicità, un trono riservato a Danimarca e Finlandia.
Ma attenzione, queste valutazioni della felicità privilegiano la soddisfazione a lungo termine rispetto al mero sorriso o alla risata momentanea.
Uno studio che aiuta e conforta i meno giovani. L’articolo completo è su Economist.
Circolare Info aziende
La circolare SEAC del mese di luglio commenta il recente decreto del MEF che stabilisce le direttive per la cd "maxi-deduzione" riservata alle aziende e ai professionisti che, nel 2024, procederanno con nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato. In questi casi, il costo del personale viene maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale.
Si ricorda la scadenza dell'autotassazione al 31/7/2023, senza maggiorazione per le imprese e i professionisti, per coloro che operano in regime forfetario, contribuenti ai quali si applicano gli "ISA" e che potrebbero essere tra i destinatari delle proposte di "concordato preventivo biennale (CPB)".
Deduzione nuove assunzioni
Nel rimandare ai dettagli della circolare Info Aziende, si specificano le principali condizioni necessarie per fruire della super deduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, definite dal recente D.M. del MEF. Viene disposto che:
- rileva la trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuata nel 2024;
- i lavoratori part time rilevano in misura proporzionale alle ore di lavoro prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale;
- rilevano per l'impresa utilizzatrice i dipendenti con contratto di somministrazione, in proporzione alla durata del rapporto di lavoro;
- non rilevano i lavoratori dipendenti i cui contratti sono ceduti a seguito di trasferimento di azienda o rami d'azienda per effetto di operazioni straordinarie.
CPB: flat tax sull’aumento del reddito?
Le prime proiezioni delle proposte di concordato preventivo biennale (CPB) sono tutte incrementali rispetto al reddito dell’anno 2023, tali da determinare, nei destinatari, un approccio assai tiepido alla possibilità di adesione.
L’amministrazione, d’accordo con le organizzazioni sindacali, punta a introdurre un regime opzionale di tassazione sostitutiva che sarà variabile in base al voto conseguito con le pagelle fiscali del periodo d’imposta precedente a quello del concordato (2023).
Una sorta di “flat tax” applicata al maggiore reddito proposto.
Si valuta di premiare i più virtuosi con un’aliquota meno elevata: nelle intenzioni il prelievo sarà del 10% sull’eccedenza per chi avrà un punteggio non inferiore a otto, del 12% per chi avrà invece un voto compreso tra 6 e 8 e del 15% per chi avrà un voto inferiore alla sufficienza.
Investimenti esteri. È Bologna la prima città in Italia per capacità di attrarre capitali stranieri per investimenti industriali, secondo i dati raccolti da FDI intelligence, società del gruppo Financial Times. Terza in Europa occidentale, dopo le città tedesche di Mannheim e Stoccarda, e sesta in tutto il mondo.
Un posizionamento che premia l’apertura internazionale del territorio emiliano e lo storico ruolo di crocevia geografico di Bologna.
Tra gli aspetti più rilevanti, gli investimenti in innovazione e ricerca che pubblico e privato stanno indirizzando attorno al tecnopolo, diventato il “big data hub” del Paese e nodo strategico del supercalcolo in Europa.
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Longevità artistica: i R.E.M. riuniti dopo 17 anni al Songwriters Hall Of Fame, Paul Heaton e Norman Cook rifanno gli Housemartins a Glastonbury 2024.