Lo scenario economico-finanziario è quanto mai incerto, condizionato da guerra, crisi energetica, cambiamento climatico e inflazione in forte crescita. Si teme pertanto l’innesco di un qualche fattore, celato nel sistema, che possa scatenare una nuova crisi finanziaria.
Salvatore Bragantini, sul quotidiano Domani, ha individuato questo concreto rischio nelle attività dei fondi di Private Equity. Si definiscono tali, quei fondi che sono interessati ad acquisire società private (private) e ad investire in capitale di rischio, acquisendo azioni o pacchetti di controllo (equity).
Un fondo di private equity ha, generalmente, l’intenzione di acquisire la società o il suo controllo, per poi cambiarne il management e la gestione, quindi introdurre misure orientate al miglioramento economico e finanziario, salvo poi rivendere il tutto ad un corrispettivo ragionevolmente superiore.
Secondo l’autore è il modello di business di questi fondi, ed in particolare come questo è organizzato nel mercato USA, ad incutere timore: caratterizzati da illiquidità, opacità ed eccessivo potere di mercato, garantiscono tuttavia compensi molto elevati al management, tali da generare anche gravi disuguaglianze all’interno delle singole società, spesso gravate da pesanti posizioni debitorie.
Non è quindi una sorpresa che tra i destinatari dei fondi ci siano le società di calcio; organizzazioni incapaci di generare profitti, ma in grado di spostare investimenti in funzione di patti e convenienze non sempre trasparenti.
Circolare Info Aziende
La circolare di novembre di SEAC contiene un utile richiamo alle agevolazioni collegate agli investimenti in beni strumentali. Si ricorda che per i beni diversi da quelli "Industria 4.0", l'agevolazione viene a scadere con il termine dell'esercizio 2022, mentre per gli altri beni è ancora prevista, seppure con percentuali decrescenti, fino al 31/12/2025.
Novembre è notoriamente il mese con il maggiore numero di adempimenti in scadenza, compresa la seconda rata delle imposte in autoliquidazione.
Coloro che hanno beneficiato di contributi connessi all'emergenza da Covid-19 dovranno anche trasmettere all'Agenzia delle Entrate, entro fine mese, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio a conferma del rispetto dei massimali di aiuti di stato.
Il punto sui bonus edilizi
Un recente sentenza della Corte di Cassazione ha confermato il sequestro dei crediti di imposta derivanti dai "bonus edilizi" in quanto considerati profitto del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. La fattispecie va individuata nel meccanismo fraudolento che utilizzava diverse società per abusare del regime di detrazioni fiscali introdotto allo scopo di favorire la ripresa economia nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia.
Potrebbe essere collegata a questa sentenza la decisione, che ha suscitato un certo clamore, delle Poste di sospendere la possibilità di inserire “nuove pratiche” per l’acquisto di crediti di imposta derivanti da bonus edilizi. Diversamente, potrebbe essere motivata dalla pura e semplice constatazione del raggiungimento, da parte degli istituti, di una soglia di acquisti ormai prossima a esaurire la capacità di assorbimento dei crediti di imposta in compensazione con imposte e tributi.
Il problema dell’attuale illiquidità dei crediti edilizi (una sorta di generata “moneta fiscale”) rappresenterà un serio problema per l’esecutivo.
L’aliquota del superbonus sarà probabilmente ridotta con l’anno 2023 (90%); l’attuale situazione di incertezza rende però improbabile un’accelerazione nei prossimi giorni del deposito di titoli abilitativi e della stipula dei contratti di appalto dei lavori con riguardo a tutti quegli interventi che possono beneficiare del superbonus, anche se l'intenzione è quella di realizzarli soltanto nei prossimi mesi.
Il punto sull’evasione fiscale
È stata pubblicata, in allegato alla versione integrata della Nadef, la Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva.
Viene confermata la tendenza a una riduzione del fenomeno dell’evasione, ma solo per l’Iva e in seguito all’introduzione della fattura elettronica. Per l’Irpef sui redditi da lavoro autonomo, invece, continua a incidere l’evasione con consenso. Su tale punto, la Relazione contiene alcuni approfondimenti interessanti svolti dall’Agenzia delle entrate e dal Dipartimento delle finanze, in particolare per quello che riguarda i contribuenti “minimi” e coloro che hanno adottato il regime forfetario introdotto nel 2019: secondo lo studio, si è genearto un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di usufruire dell’imposta sostitutiva prevista dal regime forfetario.
Un commento più completo, assistito da puntuali grafici, sul sito de LaVoceInfo.
In breve
I coniugi possono avere un'abitazione principale ciascuno ed usufruire della esenzione IMU: La Corte Costituzionale ha, infatti, sancito l'illegittimità della normativa IMU nella parte in cui limita l'esenzione (o le agevolazioni) previste per l'abitazione principale al solo immobile in cui il proprietario e il suo nucleo familiare risiedono e dimorano abitualmente, disponendo attualmente che, nel caso in cui i coniugi risiedono e dimorano abitualmente in immobili diversi (ad esempio, per motivi di lavoro), gli stessi devono scegliere per quale immobile fruire dell'agevolazione previste per l'abitazione principale. Da tale assunto, la possibilità di presentare al competente Comune istanza di rimborso per l'IMU versata con riferimento all'immobile per il quale il coniuge, in applicazione della normativa vigente, non ha fruito dell'agevolazione IMU pur avendo la residenza e la dimora abituale nello stesso. Alcuni comuni hanno già previsto specifiche modalità per la richiesta.
Dividendi derivanti dal possesso di partecipazioni qualificate - La disciplina transitoria e il termine del 31/12/2022. A partire dal 1 gennaio 2018 i dividendi su partecipazioni qualificate e non qualificate sono soggetti alla ritenuta a titolo d'imposta del 26% . In via transitoria, per le "distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni qualificate (…) formatesi con utili prodotti fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2017, deliberate dal 1º gennaio 2018 al 31 dicembre 2022", si applica il regime fiscale previgente: quindi, tassazione con le aliquote progressive su una base imponibile del 40%, del 49,72% o del 58,14%. In risposta a recente interpello, l’Agenzia delle Entrate ritiene che l'arco temporale individuato dalla norma transitoria si esaurisce con il 31/12/2022, a nulla rilevando le delibere di distribuzione adottate fino a questa data; in questo modo, i dividendi percepiti a partire dall'1 gennaio 2023 relativi a partecipazioni qualificate saranno tutti assoggettati a ritenuta a titolo d'imposta o l'imposta sostitutiva con aliquota del 26%.
Bonus ai dipendenti.I datori di lavoro possono erogare ai propri dipendenti, in neutralità fiscale, somme o rimborsi per contenere il costo di energia elettrica, acqua e gas naturale, fino all’importo di Euro 600, limite che il decreto Aiuti-bis ha innalzato per il 2022. Regole e chiarimenti nella circolare n. 35/E, in particolare sugli aspetti documentali e temporali. Il D.L. Aiuti-Quater, appena approvato, ha ampliato la misura ad Euro 3.000, per il solo anno 2022.
Letture
Francesco Costa, vice direttore del Post e autore di Morning, apprezzato podcast di rassegna stampa, ha raccontato come la quinta economia del mondo, la California, a lungo stato modello e meta di sublime approdo, è luogo la cui insostenibilità dello stile di vita si fa ogni giorno più evidente. E’ forse un primo controverso esempio di fuga da uno stato con un’economia in crescita, dove tuttavia cresce anche il numero dei senza tetto, dove gli immobili - costruiti in legno - hanno costi proibitivi e dove una famiglia di genitori con due figli e 100 mila euro di reddito sia sempre in bilico.
Il libro è stato presentato dallo stesso autore ai tipi di Pandora Rivista.