Legge di bilancio 2021
Il Centro Studi SEAC ha predisposto un’edizione straordinaria della rubrica “Info Azienda” finalizzata ad una prima analisi delle principali novità fiscali contenute nella Legge Finanziaria 2021.
Circolare Info Azienda
La prima circolare del 2021, di gennaio, è dedicata alle misure sempre contenute nella Legge di Bilancio 2021, relativamente alle disposizioni che riguardano le agevolazioni e la detrazione per gli interventi edilizi.
Tasso di interesse legale
Con decorrenza dal 1 gennaio 2021, il tasso di interesse legale è stato ulteriormente ridotto dallo 0,05% alo 0,01%, in ragione di anno. La nuova misura del tasso ha effetto anche in relazione ad alcune disposizione fiscali, come in caso delle somme aggiuntive applicate ai procedimenti di “ravvedimento operoso” o di rateazione delle somme dovute in seguito all’adesione ad istituti deflattivi del contenzioso.
Fattura elettronica - nuove specifiche tecniche
Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate ha approvato le nuove specifiche tecniche della fattura elettronica da adottare dal 1 gennaio 2021. Scopo nella semplificazione di alcuni processi, ma anche di agevolare l’Amministrazione Finanziaria nella predisposizione del programma di assistenza on line che dovrebbe condurre, tra l’altro, alla dichiarazione IVA pre-compilata.
Per approfondimenti e documentazione, rimandiamo a quanto già pubblicato nel sito web di SGA.
Uscita del Regno Unito dall’Unione europea - I principali effetti ai fini IVA
Il Regno Unito ha esercitato il proprio diritto di recesso dall’Unione europea (c.d. “Brexit”), assumendo, ai fini fiscali lo status di Stato extracomunitario, dopo la ratifica dell’accordo di recesso da parte del parlamento europeo.
I principali effetti, e quelli più immediati, in ambito fiscale riguardano la disciplina dell’IVA. Per quello che riguarda la cessione di beni, dal 1 gennaio 2021, sono tornate ad assumere importanza le barriere doganali.
Conseguentemente le cessioni di beni a soggetto passivo nel Regno Unito non sono più qualificabili quali cessione intracomunitaria di beni, non imponibile ai fini IVA in Italia ai sensi dell’art. 41 co. 1 lett. a) del DL 331/93, bensì come cessione all’esportazione, non imponibile ai fini IVA ai sensi dell’art. 8 co. 1 lett. a) del DPR 633/72. Allo stesso modo gli acquisti di beni da soggetto passivo nel Regno Unito non sono più qualificabile quali acquisti intracomunitario di beni di cui all’art. 38 co. 1 del DL 331/93, soggetto ad IVA in Italia mediante inversione contabile, bensì assume rilievo come importazione di beni ai sensi dell’art. 67 co. 1 del DPR 633/72, avente ad oggetto l’introduzione nel territorio dello Stato di beni provenienti da uno Stato non compreso nel territorio doganale dell’Unione europea. Restano fermi, invece, I criteri di territorialità dell’imposta IVA per le prestazioni di servizi generiche.
Circa gli aspetti documentali, si fa presente che:
non è più necessaria l’iscrizione al VIES per le operazioni con controparte inglese, mentre per esperire le formalità doganali è necessario acquisire il codice EORI;
la prova dell’esportazione è ora fornita dalla documentazione doganale;
le cessioni di beni e le prestazioni di servizi non dovranno essere più riportate negli elenchi riepilogativi Intrastat.